martedì 30 novembre 2010

Capitano, mio Capitano?


Derek Jeter è conosciuto da tutti, anche da chi il baseball lo conosce fino lì. E' il capitano degli amati-odiati Yankees di New York e gioca nella squadra del Bronx da 16 anni, praticamente da sempre.
Quest'anno, assolutamente a sorpresa, essendo in scadenza il contratto, gli Yankees non hanno offerto il rinnovo prima della scadenza, e pertanto Jeter è diventato free agent, ed è virtualmente sul mercato.
Questo vuol dire, che a livello teorico, Jeter potrebbe essere contattato da altre squadre, e accettare le proposte che gli verranno fatte. Non so sinceramente se qualche squadra lo stia contattando, ma la sola ipotesi sta mettendo a soqquadro New York, sponda Yankees.
Jeter ha superato nella stagione appena conclusa un certo Lou Gehrig, battendo la valida numero 2.722 con la casacca Yankee, entrando definitivamente nella storia del club.
Gli mancano solamente 74 valide a raggiungere la fatidica quota 3.000, milestone ottenuto fino ad ora da soli 27 giocatori, ma clamorosamente fra questi nessuno l'ha fatto con la casacca pinstripes dei Bronx Bombers.
I giornali si stanno sbizzarrendo per calcolare quando Jeter batterà la 74ma valida della stagione, arrivando a quota 3.000: in tanti dicono che sarà intorno ai primi di giugno, infatti nel 2010 (anno non fortunatissimo per lui) battè la valida numero 74 il 6 giugno, a Toronto.
In un articolo, il New York Times si chiede se è proprio necessario vedere Jeter entrare nel club del battitori con 3.000 valide/vita indossando la casacca dei San Francisco Giants in una notturna in Arizona, o con il tomawack simbolo dei Braves in una partita casalinga contro Washington. Oppure farlo allo Yankee Stadium, fra i suoi tifosi, la sua famiglia degli ultimi 16 anni.
Gli Yankees pare gli offrano un contratto di 3 anni, con 45 milioni di dollari per le sue tasche, mentre Derek chiede un contratto di 4 o 5 anni, a 23 milioni di dollari a stagione. Si metteranno d'accordo? Chissà. Ma è certo che la città spera con tutte le sue forze di sì.
Nel passato, tre giocatori hanno raggiunto numeri importanti, ma con la "casacca sbagliata": Wade Boggs raggiunse le 3.000 valide con i Tampa Bay (dopo una vita fra Boston e Yankees); Randy Johnson vinse la sua partita numero 300 con i San Francisco Giants (dopo tanti anni a Seattle), e Gary Sheffield battè il suo 500mo fuoricampo con i Mets (ma i suoi anni migliori li passò fra Marlins e Dodgers).
Sarà lo stesso per Derek Jeter? Ma voi riuscite anche solo ad immaginarlo con una casacca diversa da quella degli Yankees?
Io, sinceramente, no.

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