lunedì 29 novembre 2010

Wikileaks? No, copia e incolla....

Ovviamente oggi tutti a scopiazzare e a curiosare dentro i files di Wikileaks, a cercare chissà quale rivelazione. Il Presidente del Consiglio italiano è definito da una funzionaria di alto livello dell'Ambasciata USA in Italia "feckless, vain and uneffective".
Feckless vuol dire inefficiente o inetto; vain vuol dire vano, in questo caso di può tradurre vanesio o vanitoso; uneffective è un altro sinonimo di inefficiente, che in molti hanno tradotto come incapace, non andandoci lontano.
Quindi, secondo la diplomazia USA, Berlusconi sarebbe inetto, vanitoso e incapace. E dove sta la notizia?
Chiunque in Italia abbia ascoltato un discorso in Parlamento o un comizio di Di Pietro o di Grillo lo sapeva già. Del PD no, visto che non lo nominavano neanche in campagna elettorale ("il leader dello schieramento a noi opposto", con una gemma di comunicazione), e continuano ad avere almeno 75 opinioni diverse al loro interno, come su ogni problema conosciuto dello scibile umano.
Pertanto, la notizia interessante di oggi, o che almeno ha attirato la mia attenzione, non è questa, ma un'altra, sulla quale mi sono sbellicato dalle risate.
L'Italia non ha memoria storica, si dice. Beh, neanche a breve termine, direi, visto quello che è successo ieri.
Il sito Generazione Italia, vicina a Fini e a Futuro e Libertà, mette ieri in evidenza una lettera di sfiducia al premier, in risposta a quanto successo nei giorni scorsi.
Apriti cielo. Le reazioni sono immediate. Dalla Lega e dal PDL piovono insulti e dichiarazioni di fuoco. Si distingua ancora una volta Capezzone, uno che a tacere proprio non riesce, parlando di "deriva estremista dettata dai pasdaran finiani".
Dopo qualche ora, la rivelazione, e mi immagino le facce davanti ai monitor o alle veline. La Lettera di sfiducia altro non era che un lavoro di copia e incolla (presente Control C,  Control V?) dal discorso tenuto in Parlamento nel 1994 da Umberto Bossi, quando scaricò Berlusconi dopo pochi mesi di Governo.
Sinceramente, mi sono fatto una risata notevole, sentendo questa notizia.
Anche leggendo i commenti sul sito di Generazione Italia (abbastanza lontana da me come idea politica, ma la genialità di uno "scherzo" va riconosciuta...) quando si scrive "chi ha replicato al nostro scherzo con parole al vetriolo farebbe bene a pensare prima di ragliare".
Grandi.
In Italia effettivamente esiste la "febbre da dichiarazione". Succede qualcosa? Tutti i politici sono pronti davanti alle tv per far sapere ai posteri cosa ne pensano di quanto appena successo. Sfugge a tutti che magari non ce ne frega nulla, e tutti parlano prima di collegare il cervello.
Ora, in alcuni casi collegare il cervello è dura, visto che manca l'hardware, ma almeno si richiederebbe coerenza, altra cosa che in molti è una parola prima di significato.
Allora, dopo una solenne cantonata di questo tipo, ci si aspetterebbe che il portavoce del PDL si dimettesse, o quantomeno sia preso a calci nel deretano per essersi esposto ad una roba così.
Invece no. Con la fortuna che tutti pensano oggi alle "rivelazioni" di Wikileaks, quasi nessuno sottolinea o pone l'accento giusto su questa solenne cantonata.
Che bella l'Italia.....

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