giovedì 3 novembre 2011

L'addio di Tony La Russa

Tony La Russa, manager campione del mondo in carica con i St. Louis Cardinals, ha annunciato il suo ritiro, subito dopo il trionfo contro i Rangers.
La Russa ha vinto le World Series sia come manager di una squadra di American League (Oakland Athletics nel 1989) che come manager di National League (Cardinals nel 2006 e pochi giorni fa) ed è il terzo manager di tutti i tempi come vittorie ottenute, ben 2.728 in 33 anni.
Ho conosciuto, sia pur per pochi minuti, Tony La Russa nel 1989, quando dopo aver trionfato con gli A's nella Bay Series contro San Francisco, venne a Parma a tenere un clinic di qualche giorno.
Avevo appena cominciato ad allenare, ero ancora nella mia prima vita nel softball, eppure mi ricordo ancora certe cose che La Russa disse a Parma,  quell'inverno di 22 anni fa.

a) Preferisco un interbase che prenda tutto, ma proprio tutto da due metri e mezzo alla sua sinistra a due metri e mezzo alla sua destra, senza neanche una presa in tuffo.
b) Nelle World Series nel 89 ogni volta che andava in battuta Kevin Mitchell, avevo una paura fottuta.
c) Quando chiamate la strategia di una partita, la prima cosa che vi viene in mente, è quella giusta.
d) Canseco è un animale.
e) La National League la considero una Lega Minore.

Ogni speculazione sul punto e) è giusto farla, visto che dal 1996 fino ad oggi è stato manager dei Cardinals, proprio in National League, ma quella frase la disse, giuro!

Con l'amico Schiroli, qualche mese dopo quel clinic, andammo negli USA, e una partita degli Athletics Campioni in carica non poteva sfuggire, e così ci presentammo al Coliseum, ovviamente con un anticipo mostruoso, per una partita di agosto contro Cleveland.
Entrammo nello stadio proprio sopra al dugout degli A's, e La Russa stava parlando con alcuni addetti, appena dietro la panchina. Alzò gli occhi, e ci vide, lo stadio era ancora praticamente deserto.
Alzò la mano, e ci salutò. Non so dirvi se si ricordava di quei due rompiballe che gli fecero sette milioni di domande, o se salutava tutti a quel modo. Mi piace ricordare che forse si ricordò di noi.

La Russa entrerà di diritto nella Hall of Fame di Cooperstown, come uno dei manager più vincenti della storia del Vecchio Gioco. E' già entrato nella mia, come uno dei miei personaggi preferiti.

Good luck, Tony.

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