giovedì 17 marzo 2011

La storia di Lucia

Oggi voglio raccontarvi una storia. La storia di una ragazza, una donna di 27 anni, piena di voglia di vivere, che si chiama Lucia.

Lucia è giovane, piena di interessi, con tanta voglia di conoscere il mondo. E' anche carina, alta, magra, con capelli lisci castani, occhi chiari, sorriso furbetto.
Ha una sorella, più grande, e due genitori che la adorano.

Lei sta stretta nella città di provincia dove è nata, e, studiando, comincia a girare il mondo. Comincia ad uscire dall'Italia, e alla fine (inevitabile!), conosce un ragazzo, e si innamorano.
Lui è svedese. Viene in Italia a conoscere la famiglia di Lucia, e lei va in Svezia a conoscere la famiglia di lui.
In famiglia, Lucia ha un cugino, più piccolo di lei di 7-8 anni. Lei ha già conosciuto il "mondo", almeno l'Europa, mentre lui non è ancora uscito dall'Italia, e la vede come un traguardo da raggiungere.

Un giorno, in vena di confidenze, dice al cugino più giovane che il suo vero sogno è andare in America, a vedere com'è veramente dall'altra parte dell'Oceano. Il cuginetto la ascolta, e pensa quant'è fortunata, Lucia.
Poi, Lucia appunto va in Svezia.

Il 26 aprile 1986, Lucia è in Svezia. A 1.800 chilometri di distanza circa, quel giorno, succede un disastro. Il disastro di Chernobyl, nell'allora Unione Sovietica, l'attuale Ucraina. La nube tossica piena di radiazioni si dirige verso nord. Verso la Svezia.

Lucia rientra in Italia. Il cuginetto non la incontra più. Dopo pochi mesi, la notizia. Lucia ha la leucemia, e una forma molto aggressiva di questo terribile male. Muore in pochi mesi. Al cuginetto, non gliela fanno vedere. L'ultima volta che l'ha vista, è stato quanto gli ha confessato quanto gli sarebbe piaciuto andare in America.

Gli viene raccontato che Lucia, da ragazza piena di vita e di conoscere il mondo, è diventata cattiva ed aggressiva, piena di rabbia. Il cuginetto però la ricorda com'era prima, prima che il male la travolgesse.

Lucia muore.

Nell'agosto del 1988, sono andato in America per la prima volta della mia vita, con un caro amico, e abbiamo visitato la costa est, New York, Washington, e poi la costa ovest, San Francisco, Los Angeles, Las Vegas. Giovani italiani alla scoperta del mondo.
In tasca, nel portafoglio, avevo una foto di Lucia, la mia bella cugina, che l'America non ha mai potuto vedere. Ho pensato che almeno un quel modo, un piccolo pezzettino di lei ha coronato il suo sogno.

In questi giorni, dopo il disastro di Fukushima, mi è tornata in mente Lucia. 

Fermiamo questa pazzia.

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