Brevi considerazioni random dopo il disastroso terremoto in Giappone, e dopo l'ancora più devastante Tsunami.
La centrale nucleare di Fukushima è considerata (o dovrei dire "era"?) una delle 25 centrali atomiche più sicure al mondo.
Il disastro giapponese l'ha messa in crisi, e al momento non si sa se ci sono stati danni pesanti o meno: al momento di scrivere leggo che è stata evacuata la zona fino a 20 chilometri intorno alla centrale. Speriamo riescano a contenere il danno.
Una delle 25 centrali più sicure al mondo è entrata in questo stato di crisi, dopo il terremoto e lo tsunami.
Qualcuno dirà: ma questo è un caso limite, terremoti così non vengono da noi...
Adesso vorrei che immaginaste una eventuale centrale nucleare in Italia. Provate ad immaginare le condizioni di sicurezza, affidate ad un qualche organismo politico. Provate ad immaginare cosa succederebbe se a un qualche politico di casa nostra, di qualsiasi colore, si prospettasse un alleggerimento della sicurezza, in cambio di poche o nessuna domanda, e la possibilità di smaltire (ad esempio) le scorie senza farsi tanti problemi.
Adesso immaginate un terremotino, mica come quello giapponese, basterebbe come a L'Aquila, dove dopo due anni non è stato ancora ricostruito niente.
Immaginate.
Ma voi vi fidate?
Io, sinceramente, NO.
Un altro motivo per votare NO AL NUCLEARE al prossimo referendum.
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