Ieri, leggendo le notizie, non ci volevo credere. Il Ministro degli Affari Esteri italiano (tale Franco Frattini) dichiara che c'è un complotto internazionale contro l'Italia, e cita alcune notizie degli ultimi giorni, a suo dire portate all'attenzione comune con troppa forza, quali il crollo della casa di Pompei, i rifiuti di Napoli e l'inchesta su Finmeccanica.
Non ci volevo credere, e nella mia beata ingenuità, ho pensato subito ad una boutade di Frattini, un disperato tentativo di uscire dall'angolo, difendendo l'operato (?) del Governo e la figura del leader maximo, Berlusconi.
Mi sbagliavo. E di grosso anche.
In serata, vengo a sapere che il tutto è contenuto in un comunicato ufficiale della Presidenza del Consiglio, che è rintracciabile ovviamente anche in Rete, qui.
Il comunicato cita quattro punti: l'inchesta su Finmeccanica, Pompei, i rifiuti di Napoli, e la futura pubblicazione di documenti riservati che coinvolgerebbero anche l'Italia, da parte di Wikileaks. Il tutto orchestrato da "strategie dirette a colpire l’immagine dell’Italia sulla scena internazionale".
Ma è possibile dire certe cose restando seri, dico io?
Ma tutto, proprio tutto, deve per forza essere il frutto di complotti, o di strategie? Non può essere semplicemente che si è sbagliato, o che le cose non vadano esattamente per il verso giusto?
Mi pare il solito escamotage per cercare di far parlare d'altro, cosa che in Italia funziona sempre piuttosto bene, purtroppo.
Se crolla una casa a Pompei, secondo me è il frutto dell'incuria e della maleducazione di migliaia di turisti e di Governi e di Amministrazioni locali (di tutti i colori) alle quali di Pompei frega meno di zero, non di un complotto internazionale.
Se i rifiuti sono sulle strade di Napoli a tonnellate, magari qualcosa non va nella gestione della raccolta dei rifiuti e nello smaltimento degli stessi, vista la pessima gestione delle Amministrazioni locali (e ci sono nomi e cognomi) e dal fatto che persino i bambini sanno che i rifiuti sono in mano alla Camorra, e non di un complotto internazionale.
Se c'è una indagine su Finmeccanica, magari aspettiamo di vedere le carte e capire cosa c'è dietro, visto che l'indagine fatta da Report almeno qualche dubbio lo fa venire, ma non invochiamo un complotto internazionale.
Per quanto riguarda Wikileaks, se il Governo Americano, come sembra, sta allertando gli alleati con avvertimenti del tipo "Occhio, perchè sta per succedere un casino, c'è stata una fuga di notizie", non mi pare proprio un complotto, anzi. Poi bisognerà vedere di cosa si tratta.
Mi pare invece che si sia cercando di fare altro. Facciamo casino, che più casino c'è, meglio è, tanto la gente non capisce un cazzo.
Allora, meglio il complotto internazionale (ce l'hanno tutti con noi...) piuttosto che servizi su Napoli o su Pompei.
Meglio gli stranieri cattivi che (non si sa perchè) complottano contro l'Italia, piuttosto che telegiornali con le telecamere fissate sui giovani imbestialiti per la "riforma" Gelmini, magari poi qualcuno si rende conto che non hanno tutti i torti.
Meglio gridare "Al lupo!", facendo concentrare tutti sulla propria voce, che non su quello che sta realmente accadendo, visto che è imbarazzante per chi grida.
Riusciranno gli italiani a vedere la luna dietro il dito?
Personalmente, sono piuttosto pessimista.
La storia recente italiana è piena di episodi che mi fanno pensare male. Pensate alle intercettazioni di Trani: il Presidente del Consiglio che fa pressioni evidenti su un organismo di garanzia per far chiudere una trasmissione televisiva.
In ogni altro Paese occidentale, ci sarebbero state le dimissioni immediate, con pubblica vergogna.
Qui, il dibattito si sposta immediatamente sulle intercettazioni, e sul come bloccarle: "Non si può parlare al telefono tranquillamente!". Io personalmente al telefono parlo tranquillamente, anche perchè non commetto reati, di solito.
Oppure il caso Ruby: si fanno pressioni su una Questura mentre sta procedendo all'identificazione di una minorenne senza documenti extracomunitaria accusata di furto. Liberatela, è la nipote di Mubarak! Tutto falso, ovviamente. Anche qui, se fosse accaduto in Germania o negli USA, chi ha telefonato facendo pressioni sarebbe stato mandato a casa a calci nel sedere. Qui, si parla dei giornali e delle trasmissioni che fanno sfascismo e non si occupano "dei problemi veri", cioè quelli ignorati da chi ci governa, preoccupato di inseguire le minorenni fermate dalle Questure.
Ora vedremo.
Vedremo se giornali e telegionali si occuperanno dei problemi (studenti, crisi economica, Pompei, rifiuti) o se grideranno al complotto internazionale.
Ma poi, ordito da CHI??????
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