Ho fatto il militare, un bel po' di anni fa.
Era il 1985, sono stato mandato alla Cernaia a Torino, poi smistato a Fossano, provincia di Cuneo, dove ho fatto quello che si chiamava CAR. Ho fatto il carabiniere, pensando di fare una cosa utile, e di prendere qualche soldino. Il servizio l'ho fatto a Milano, presso il Nucleo Tribunali e Traduzioni. Prendevamo i detenuti da San Vittore, e li portavamo a Palazzo di Giustizia per i processi.
Alla fine del militare, ho riscattato l'anno di leva, ossia ho fatto in modo che quell'anno regalato allo Stato mi fosse conteggiato ai fini della pensione.
In quegli anni, ne ho viste tante. Gente che si fingeva pazza, che si fingeva omosessuale, che si spezzava dita, che era disposta a tutto per evitare il militare. Soprattutto, gente che muoveva conoscenze, che cercava appoggi, che muoveva il potente di turno in famiglia per evitare di andare a fare il militare.
In molti ce l'hanno fatta. Quella gente, adesso, andrà in pensione un anno prima, visto che non ha fatto il militare, fregando lo Stato ed i propri concittadini, due volte.
Io invece, che di potenti non ne avevo in famiglia, e controvoglia (sì, controvoglia. Non avevo proprio voglia di regalare un anno allo Stato, ma l'ho dovuto fare) ho dovuto fare il militare, dovrò andare in pensione, se mai ci andrò, un anno dopo, perchè quell'anno l'ho usato, anzi mi hanno obbligato a regalarlo allo Stato Italiano.
Così, adesso contribuirò al "pareggio di bilancio".
In attesa della prossima "manovra". Fra sei mesi?