giovedì 16 giugno 2011

Siamo tornati alle solite?

Oggi andiamo sul leggero. Niente referendum, niente politica, niente arrabbiature.
Oggi parliamo di Inter.

Il 2010 è stato un anno memorabile per noi interisti. Dopo oltre 45 anni, la Beneamata ha vinto la Coppa Campioni, che nel frattempo aveva cambiato nome in un più impressionante Champion's League. Per un interista di 47 anni come me è stata praticamente una "prima volta". E poi lo scudetto, il quinto di fila, e la Coppa Italia, a completare un Triplete che resterà per sempre impressa come (al momento) l'unica completata da una squadra italiana.

La seconda parte del 2010 e l'inizio del 2011 sono stati meno memorabili, ma comunque hanno portato una Supercoppa Italiana, un Campionato del Mondo per Clubs (che non si capisce come sia il titulo più importante dell'Universo quando lo vince il Milan, e una ciofeca adesso che l'abbiamo vinto noi), ed un'altra Coppa Italia. Non si può vincere TUTTO SEMPRE, e quindi, accontentiamoci. Dalle feste che hanno fatto i cugini rossoneri, si capisce come i 5 anni prima abbiano rosicato, ma è importante sottolineare che il successo loro è stato giusto e meritato. Da interista, sono convinto che lo scudetto l'abbiamo più perso noi che vinto loro, ma tant'è, ha poca importanza.

Ora, bisogna ripartire, e cosa noto? Che siamo tornati alle solite.
I primi giorni di mercato sono stati caratterizzati dall'assenza dell'Inter nelle principali trattative. Sanchez, che a gennaio sembrava lì lì per arrivare, ci è stato credo definitivamente soffiato da City o Barcellona (se va alla Juve però è gravissimo), Rossi sembra indirizzato verso altri lidi, così come altri giocatori. Anche i memnri della rosa sembrano smarcarsi: Maicon vuole andare via da anni, Snejider ha detto che non sa bene cosa fare, Milito sembra messo alla porta, e adesso anche Eto'o sembra esplorare altre strade.
Che succede?

Notizia di ieri, Leonardo sembra che vada al Paris St. Germain, e l'Inter ha contattato Bielsa. Bene, dico io, hanno l'alternativa sotto mano, se Leo decide di andare, sono pronti. Ma oggi, colpo di scena. Bielsa non viene. E se Leo va, chi allena? Richiamiamo Benitez?
Mi sa che siamo tornati all'Inter confusionaria e casinista di qualche anno fa, che perdeva sì per cose illecite che succedevano nel calcio italiano (Moggi radiato, era ora...), ma anche per una capacità di creare casino dal nulla e di complicare cose semplici che non ha uguali nel mondo sportivo.

Gli altri si stanno rinforzando e stanno facendo le loro mosse. Bisogna, cari dirigenti nerazzurri, che ci diamo una mossa, se non vogliamo ripiombare negli anni bui. Non serve una rifondazione totale, bastano poche mosse per ringiovanire il centrocampo, e soprattutto un programma preciso.

Un po' alla svelta, però....

mercoledì 8 giugno 2011

Giornate strane

Sono giornate strane, queste.
Non nascondo che i referendum di domenica e lunedì mi prendono molto. Sono veramente convinto che siamo davanti ad un'occasione unica, soprattutto per il quesito sul nucleare, per mettere nel dimenticatoio una tecnologia troppo pericolosa, che non maneggiamo nel migliore dei modi e che ha punti oscuri troppo profondi.
In tanti dicono: beh ma tanto ne abbiamo talmente tante ai confini... E mi pare logico allora aggiungerne, dico io. Vabbè, se n'è parlato tanto, ora la parola spetta alle urne, sperando che gli italiani abbiano un rigurgito di sale in zucca, e si rechino a votare in numero sufficiente.

Sono giornate strane a prescindere, però. 
Lo scandalo che sta saltando fuori nel calcio mi lascia interdetto. Non è che abbia tanta voglia di parlarne, ma vedo che i commenti, come nella politica, sono segnati incredibilmente dal tifo. Se nel calcio giocato questo è normale, e spesso sono io il primo, in questo caso, e ancora di più nella politica, secondo me è sbagliatissimo.
Sulle scommesse, voglio vedere cosa salta fuori. Certo che vedere il figlio di un boss camorrista che si guarda la partita dal campo, e quella partita, colpita incredibilmente da una serie di scommesse "strane", finisce proprio a favore delle scommesse...beh, fa pensare.
Poi è ovvio che i giornali stanno agitando le acque torbide, dando già per scontato squalifiche, penalizzazioni e retrocessioni. Vedremo. Intanto, sto alla finestra. E qualsiasi cosa salti fuori, non bisognerà guardare prima il tifo, dico io. Le punizioni dovranno essere esemplari.

Fra due mesi ci sono gli Europei di softball, in Friuli.
Sarò là, per tutta la settimana. Non per arbitrare (non ho la qualifica europea), ma per fare l'Assistant Umpire in Chief, ossia l'assistente del capo degli arbitri. Una specie di Commissario, insomma.
Alla fine, devo guardare le partite a me assegnate, e riferire al Capo cosa hanno combinato gli arbitri. Un lavoro piacevole (si guardano le partite tranquilli) e non piacevole (a volte bisogna fare scelte dolorose verso colleghi) nello stesso tempo.
Credo che prenderò su la macchina fotografica, e il computer, per tenervi aggiornati, sempre che la cosa interessi, sulle mie giornate friulane. Sono abbastanza carico, al riguardo.

Giornate strane, queste. E piovose.
Speriamo smetta.... Sabato ho un La Loggia-Caserta che promette bene.

venerdì 3 giugno 2011

Perchè andare a votare

Io non credo che i referendum del prossimo weekend siano contro il Governo. Io piuttosto credo che il voto possa essere a favore di qualcosa, e proprio per questo, non farei distinzioni fra l'essere di destra o di sinistra in merito agli argomenti che vengono affrontati dal referendum.

Metti il nucleare. Io non credo che se uno è di destra non sia rimasto colpito dal disastro di Fukushima. Ricordo una dichiarazione di Bocchino, subito dopo lo tsunami: "Io ero a favore del nucleare, ma vedere quello che succede in Giappone, e non pensare alla propria famiglia è impossibile". Sono d'accordo con lui. E' impossibile sostenere, senza essere in mala fede, che le centrali sono sicure e che non esiste problema di trattamento delle scorie. Tre incidenti gravissimi in trent'anni di storia nucleare (Three Mile Island, Cernobyl e adesso Fukushima), sono lì a testimoniare che non esiste l'assoluta certezza, basta un errore, e il prezzo da pagare è altissimo.

Oppure l'acqua. In base a quale ragionamento sarebbe meglio privatizzare l'acqua? Metti in caso del paesello sul cocuzzolo, e che il privato per portarci l'acqua debba investire. Farebbe il logico ragionamento da bilancio: quanto ricavo se devo investire in questa commessa? Allora i casi sono due: o al paesello sul cucuzzolo l'acqua costerà una fortuna, oppure l'acqua al paesello non ci arriva, e si arrangiano. Oppure, peggio ancora, non investo, e l'acqua ci arriva non filtrata, o sporca. In ogni caso, è inaccettabile.

In molto dicono che il quesito più "politico" è quello sul legittimo impedimento. Non sono d'accordo. E' politico adesso, perchè riguarda Berlusconi, e coloro che hanno fiducia in lui credono che questo possa essere un voto contro di lui. Io non la penso così. Io credo che "la legge sia uguale per tutti", e che questo non sia un modo di dire. Agli elettori di destra dico: è una ruota che gira. Oggi c'è Berlusconi che cerca di sfuggire ai giudici, con il "legittimo impedimento", ma cosa vi dice che un domani un cialtrone di sinistra cerchi di sfuggire al processo invocando visite di stato inventate ad hoc?
Pensateci.

Costa talmente poco. Una mezz'ora de vostro tempo, per fare quattro croci. Ma le generazioni a venire potrebbero ringraziarci per anni ed anni.